Prime Esperienze
Il dialogo
di Passioneterna
15.08.2024 |
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"I miei pantaloni mostrato una pretuberanza, fortunato che il tavolo nascondeva il tutto..."
E’ qualcosa di eroticamente pervasivo stare seduto a cena con Eleonora. Ricordo il primo giorno come se fosse stato ieri, quando ebbi il piacere di conversare e conoscerla. Una donna dolce sensuale intelligente e dannatamente passionale. I nostri dialoghi ormai erano diventati costanti, l'Eros era il motivo che ci univa oltre alla passione. Ricordo ancora una sua frase in risposta ad una mia provocazione maliziosa. "Mi hai incuriosita quando hai scritto ho immaginato la scena
Posso dirlo chiaramente?
Lo dico!!!
Non giudicarmi male ….ma in certi momenti particolari non si può farne a meno e questo è un momento particolare, perché l’immaginazione sta volando…..ebbene sì! Mio marito non resiste alle mie labbra quando glielo succhio e lecco.,…
Il desiderio padroneggia ormai le nostre menti. Adesso come per magia per la prima volta, siamo a cena insieme mentre siamo li a
chiacchierare, non posso non osservare quanto sia emozionante ed eccitante, il movimento delle sue labbra, mentre accarezza il cibo e poi si nutre del suo gusto. I suoi occhi, ad ogni assaggio, si riempiono di dolcezza e felicità, e il suo corpo si lascia pervadere dal gusto, quasi fosse il piacere più intenso che lei abbia mai provato.
- Ti piace la cena? - chiedo io, sorridendole.
- Caspita si. E’ tutto buonissimo e bello!
4 parole semplici ma dette in un modo da farti girare la testa, Eleonora è una tentazione incredibile.
Mi sembra di fare l’amore con lei in continuazione quando usciamo insieme.
Il suo profumo, la sua bellezza e il suo modo di essere così intensa in tutto mi fa perdere la ragione. I miei pantaloni mostrato una pretuberanza, fortunato che il tavolo nascondeva il tutto. Lei vestita con un tubino scollato e molto aderente faceva intravedere le sue forme. Ogni sguardo era un colpo di passione di desiderio. Il mio pene venne sfiorato prepotentemente dal suo piede, aveva intuito la mia erezione.
Un sorriso accompagnata da una risata " ti faccio questo effetto mmmm"mordicchiandosi le labbra.
Finita la cena ci siamo messi a passeggiare ridendo e scherzando, arrivammo sotto casa sua, un palazzo maestoso all’ultimo piano di una palazzina storica, le scale diventarono un deterrente per rincorrersi ridendo e scherzando, si apri una porta, un salone immenso e maestoso da rimanere senza parole ti piace, vieni ti faccio vedere una cosa" una vetrata immensa che circondava tutta la casa, dove si poteva vedere il duomo di Venezia, una veduta fantastica, le luci affusolate dominavano in penombra una bellezza indescrivibile. Lei così affascinante e maledetta fantastica, Ci frequentiamo da poco ma l’intesa è veramente pazzesca.
E i nostri baci….i nostri baci
sono un orgasmo sfiorato ogni volta. Non quell’orgasmo fisico, ma mentale.
- Siediti pure, se non ti dispiace mi metto comoda, ho voglia di togliere tacchi e vestito!
- Bhe! Se vuoi ti aiuto io!
Lo ammetto, è ammiccante l’aiuto. Ma il suo corpo è quella torta esposta in vetrina, quando passi davanti ad una pasticceria mentre stai andando da qualche parte, e improvvisamente ti fa dimenticare quale fosse la tua meta.
- Le tue mani sono decisamente l’aiuto che voglio!
Poche parole, un bacio e mi ritrovo nella sua stanza. Spogliare una donna ben vestita, credo sia un arte e non il preludio del sesso.
Li di fronte a me, nel suo tubino con le spalle scoperte, sopra il suo tacco 10 (perché il 12 è da snob), la guardo negli occhi, mentre abbracciandola a me faccio scendere la cerniera lungo la sua colonna vertebrale. Con pollice e indice scendo lungo il vestito mentre il mignolo e l’anulare sfiorano la pelle della schiena. Bacio il suo collo, scivolando dall’orecchio destro giù verso le spalle. Il suo profumo è qualcosa di schiavizzante. Annuso a fondo per riempire la mia testa di lei,
per drogarmi della sua essenza. E’ qualcosa di eccitante senza limiti. La giro di spalle a me mentre il vestito cade a terra. Appoggio le sue mani allo specchio dell’armadio, e con le labbra e la lingua assaggio ogni centimetro della sua schiena, lentamente, scendendo verso il sedere, mentre con le mani salgo dai fianchi, su fino al suo seno. Non amo sfilare il reggiseno subito. E’ un po’ come
aprire la pasta fresca e mangiarne il contenuto interno. Amo aspettare… Con le mani stringo il seno dolcemente ma con passione, avvolgendo il reggiseno e spingendo Paola verso la mia lingua che
affonda sulla pelle della sua schiena. Leccherei ogni parte di lei per ore, senza limiti e senza chiedere nulla in cambio. Mi fa sentire vivo e felice il suo piacere.
Mi inginocchio a lei, girandola di nuovo verso di me, con la schiena appoggiata allo specchio. Con le mani sfioro le sue gambe, all’esterno e scendo a sfilarle le scarpe, aprendo il cinturino che le teneva avvolte ai suoi splendidi piedi. Accarezzo le dita, e massaggio dolcemente il suo piede, liberandolo dalla costrizione di una cena elegante, buona, ma che ora ci porta altrove. Salgo lento lungo l’interno coscia leccando la pelle, prendendomi cura di dare piacere con le mani lungo l’esterno della gamba. Salgo, sempre di più fino al suo inguine. Con le unghie accarezzo i suoi fianchi, la pancia. Cerco i suoi brividi. Quei brividi che amo leccare lungo il disegno che fanno
sulla sua pelle chiara. Sento il respiro di Eleonora e il profumo che ha il suo corpo, mentre prova piacere.
Con la bocca mi avvicino al suo intimo segreto. Amo quando sento gli slip già bagnati, Eleonora è molto eccitata. Sa che amo prendermi cura di lei con la mia bocca, e che è per me è quasi una droga il suo gusto.
Senza spostare le mutandine lecco dolcemente bagnandole della mia saliva. Lei dolcemente sussulta e mi accarezza i capelli, mentre è li appoggiata allo specchio, e spinge il suo bacino verso il mio viso.
Vedo il suo reggiseno cadere a terra, e sento nuovamente le sue mani spingermi verso la sua vagina.
Sposto appena le mutandine, quanto basta per scoprire le grandi labbra da un lato, e con la lingua mi infilo ad assaggiare i suoi umori, che avvolgono la mia bocca dissetandomi come un viandante nel deserto. E’ buona, dolce ma come il caramello salato, inebriante. Lecco le grandi labbra con passione, baciandole a tratti solo con le labbra e cambiando ritmo, prima da un lato e poi dall’altro.
Poi, quando sento il piacere controllarle le gambe, facendole muovere e cedere, mi fermo, salgo su, baciando la sua pancia e salendo al suo seno. I suoi capezzoli sono colline su cui fermarsi e sentire il profumo dell’erba. Tremo sentendo il calore della sua pelle. Lecco i suoi capezzoli, disegnando della spirali che partono da più lontano e arrivano proprio li, dove mi soffermo a succhiare dolcemente il piacere che il suo corpo mi sta manifestando. Lei nel frattempo mi sfila la maglia, sbottona i miei pantaloni e si infila con la mano in cerca del mio pene. Sento la sua mano calda, sfiorare la punta del mio pene già bagnato. Con il pollice cerca i miei umori e a tratti mi masturba, cercando di abbassarmi i pantaloni. La prendo in braccio, a cavalcioni sui miei fianchi e mi sposto sul letto. Scivolo tra le sue cosce, togliendole le mutandine, e inizio a leccare con più passione le grandi labbra. La mia saliva è la base del massaggio che la mia lingua fa alla sua vagina. Salgo sul clitoride e con la lingua disegno sul suo piacere, bevendone gli umori con passione, affondando il viso, mentre le mani accarezzano i suoi fianchi e cercano il suo seno. A tratti scendo, lecco dal
basso verso il clitoride con profonde leccate, e a tratti rallento. So che ama questi cambi di ritmo ed io amo sentirla sussultare. Non le do sosta. Nudi sul suo letto, sento il nostro profumo, e mi sembra che siamo perfezione in un mondo che abbiamo lasciato fuori, imperfetto e privo della bellezza che siamo.
Le sue mani accarezzano i miei capelli, li stringono e mi muovono il viso sulla sua vagina. Mentre continuo a leccare il clitoride, le dita accarezzano le piccole labbra bagnate, e si fanno spazio entrando dentro il suo piacere più intimo. Le dita si muovono. Prima una. Poi due… Inizio a masturbarla con le dita rivolte verso l’alto, aprendole e chiudendole, spingendo con la lingua sul suo
clitoride. La mia mano destra esplora tutto il suo corpo, incrociando a tratti le dita con la sua mano e a tratti soffermandosi sui capezzoli. Mi lecco le dita per bagnarle e poterle far sentire su tutta la pelle la sensazione della mia lingua, mentre continuo a darle piacere.
Sento tutto il suo corpo tremare di piacere e io sono perso in lei, nel suo gusto. Lentamente sento il suo bacino che si inarca, e le sue mani che mi stringono forte i capelli.
- continua ti prego, non fermarti!!! Questa frase è come un comandamento per me. Lecco, accarezzo e masturbo senza sosta.
Ad un tratto, il suo respiro diventa musica, il suo bacino spinge su di me, la sua pelle trema e il piacere intenso la avvolge in un orgasmo che mi ubriaca. E’ una dea. Una dolce principessa che gode del piacere che merita. La venero. E la voglio completamente. Viene sulle mie labbra, bagnata ed eccitata.
Mentre ancora trema, entro dentro di lei con il mio pene, scivolando lentamente sulla sua vagina. Eleonora sussulta, trema, avvolte il mio sedere con le sue gambe. Mi muovo dentro di lei, mentre bacio il suo collo e mordo appena la sua pelle. Sono affamato, desideroso di sentirla venire ancora.
Resto sopra di lei toccando ogni parte del suo corpo mentre lei mi bacia e lecca fin dove la sua lingua riesce ad arrivare. Mi inginocchio, mentre la penetro, e lecco le sue caviglie, a tratti la bacio ancora, togliendole il respiro. I miei movimenti sono a tratti lenti e profondi. A tratti veloci e intensi.
La sento godere, con me e su di me.
Paola si stacca da me, mi guarda e si sposta nel letto quanto basta per essere di fronte allo specchio.
Si mette a gattoni, testa e seno appoggiata al letto, e mi guarda attraverso lo specchio. Desiderio possederla, sentirla mia senza limiti. Da dietro infilo il mio pene nella sua vagina, stretta quanto basta grazie alle ginocchia unite e alla posizione. Mi muovo dentro di lei con passione e forza. A questo punto la dolcezza è nei baci, mentre i nostri corpo scopano, con istinto e prepotenza, e con
voglia di godere senza inibizioni. Tengo le mani sui suoi fianchi e spingo forte il mio pene dentro di lei. I suoi occhi mi osservano dallo specchio e sono pura follia per me. Con le dita bagnate dei suoi umori le graffio la schiena fino al sedere e poi mi abbasso ad appoggiarmi con il busto cercando di accarezzarle il clitoride da sotto. Sento la bellezza di quell’immagine, osservandoci dallo specchio,
mentre una mia mano le accarezza il clitoride, l’altra la tiene per i fianchi e affondo il mio pene
muovendomi dentro di lei. Eleonora ha una cosa che mi fa impazzire. E’ multi orgasmica. La sento venire altre due volte in questa posizione. E quando viene sento esplodere il suo respiro e tremare
ogni parte di lei. Il mio piacere è alle porte ma voglio guardarla negli occhi quando vengo.
Paola si siede sopra di me, io mi metto un cuscino sotto la testa. Si muove su e giù spingendo il bacino forte a me, e accarezza i miei capezzoli. Sa già che in questo modo io vengo e godo come un pazzo. Ed è ciò che vuole. Desidera darmi lei il piacere ora. Si muove e a tratti mi bacia...mi bacia come solo lei sa fare, con passione e dolcezza.
Sento il mio orgasmo pervadere prima la mia mente, poi partire dal mio pene ed esplodere ovunque.
Eleonora mi fa uscire appena in tempo per vedere il mio seme bagnare i nostri corpi, e mentre vengo mi bacia togliendomi il respiro e facendomi sussultare.
Vengo tantissimo, godendo e stringendola a me forte, e tremando con lei che mi sussurra
all’orecchio parole eccitanti.
La bacio, senza sosta, rimanendo abbracciato nudo a lei, senza volermi staccare nemmeno un secondo.
- Ci facciamo la doccia insieme tesoro? - le chiedo io.
- Andiamo, si, voglio coccole!
Presi per mano ci chiudiamo nella sua doccia. L’acqua calda è un prolungamento del calore della
nostra pelle. Stiamo abbracciati in doccia. Ci baciamo.
Il mondo continua a stare fuori, per ora. I nostri corpi, i nostri orgasmi e ciò che siamo, è ben altra cosa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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